Trieste 04-2003 e 05-2003

Due lunghi week-end a Trieste in camper

di Tommaso IZ4DJI

 

Giovedì 24/04/2003

Partiamo da Pianoro (BO) alle 17:25 ( contaKm 50.264 ) entriamo in autostrada a San Lazzaro, prendiamo la A13 per Padova e qui la A4. All'altezza di Dolo incomincia la colonna e così procediamo a passo d' uomo fino a Mestre e oltre. Venuto buio mi accorgo di avere gli anabbaglianti che non funzionano, un po’ preoccupato arrivo finalmente a un area di servizio dove, fatte le opportune verifiche, mi accorgo che fortunatamente ci sono solo le due lampadine fulminate, le sostituisco e ripartiamo. Passata Venezia si va un pò meglio ma il traffico è sempre molto sostenuto fino a Palmanova. Da qui si va spediti fino alla barriera di pagamento di Sistiana dove finisce l'autostrada. Su superstrada a 4 corsie proseguiamo fino all' uscita di Prosecco, subito dopo la galleria. Seguiamo le indicazioni per Opicina e poi le tabelle del Camping Obelisco. Giunti alla rotonda si va a destra, poi passato il grande obelisco che si erge sulla collinetta, il camping si trova subito dopo la curva, in una stretta stradina a sinistra. Arriviamo al Camping Obelisco ( GPS N 45°40'48.4" E013°47'01.9" ) alle ore 22:25 (contaKm 50.586 ), i cancelli chiudono alle 23:00. Vista la fame che abbiamo, appena sistemati, ceniamo. Poi guardiamo le guide per decidere come organizzare la giornata di domani.

Venerdì 25/04/03

Sveglia alle 9:30, dopo esserci registrati e esserci procurati alla reception i biglietti, alle 10:30 andiamo a prendere il caratteristico tram che da qui porta in centro. Attendiamo pochi minuti sotto il grande obelisco commemorativo, quando arriva sferragliando sulla rotaia una vettura di altri tempi, rifinita in legno e particolari in stile liberty, nella cabina il manovratore aziona manovelle e leve cromate. In vettura conosciamo una simpatica signora che ci parla della città, degli abitanti e di questo tram. La vettura procede in discesa offrendoci bellissimi scorci sulla città e sul golfo. Arrivata a un certo punto alla vettura viene collegato un carrello con un robusto cavo e inizia una ripida discesa con la vettura fortenmente inclinata verso il basso. Nei primi momenti tratteniamo il fiato poi prevale il senso di stupore per questa opera di antica ingegneria che, tramite cavi, carrucole e contrappesi, permette alla pesante vettura di calarsi in sicurezza per il ripido pendio, fino a giungere nuovamente orrizzontale al capolinea nel centro della città. Da qui, in Piazza Oberdan, percorriamo la via Carducci, un largo viale in direzione S-SE, poi sulla nostra sinistra imbocchiamo via Cesare Battisti. Giunti a metà entriamo nell' antico Caffè San Marco; l' entrata nell' angolo di un palazzo liberty, non rende merito all' interno. Varcata la soglia davanti ai nostri occhi si aprono grandi saloni in stile liberty, con tavolini e divanetti rossi, alle pareti rifinite con stucchi bronzei, pendono lampadari in ottone dalle cui sfere lattee si emana una tenue luce di calda tonalità. Ai tavoli singolari personaggi pasano la mattina del giorno di festa; ci sono i due amici che passano immobili interminabili minuti fissando la scacchiera, c'è l'intellettuale vestito in maniera elegante e stravagante allo stesso tempo che legge numerosi quotidiani, ci sono le signore che chiacchierano davanti al caffè fumante, altri leggono i libri della nutrita biblioteca mentre impeccabili camerieri si muovono veloci tra i tavoli. Passiamo parechio tempo in questa atmosfera d' altri tempi, purtroppo disturbata da qualche squillo di cellulare. Da qui percorriamo la via XX Settembre, pedonale e con una bella alberatura, P.zza Goldoni, Corso Italia fino al teatro Romano, poi attraversiamo P.zza Borsa e ci portiamo in P.zza Ponterosso dove si può ammirare un canale che dal mare entra nella città, con numerose barchette colorate e splendidi palazzi che vi si specchiano. Seguendo il canale arriviamo fino alle Rive, così vengono chiamati i larghi viali che costeggiano il mare. Qui ci spingiamo fin sulla punta del molo Audace, da dove si ha una vista di insieme della città. Procedendo verso sud arriviamo a P.zza Unità di Italia, enorme rettangolo con un lato aperto sul mare e gli altri tre formati da bellissimi palazzi tra i quali quello Comunale e quello del Lloyd. Una lunga camminata seguendo le Rive verso SW ci porta fino alla vecchia Stazione di Campo Marzio. Torniamo quindi in P.zza Unità di Italia e da qui saliamo una ripida scalinata fino alla antica chiesa di S.Maria Maggiore. Proseguendo per una ripida salita che ci mette alla prova arriviamo fino alla chiesa di S.Giusto con vicino i resti della Basilica Romana. Salendo ulteriormente andiamo a visitare i Bastioni del Castello da dove si gode di una stupenda vista su 360°. Ripercorriamo la strada a ritroso e una volta sulle Rive a N fino alla stazione ferroviaria di fronte alla quale prendiamo il Bus 36 che ci conduce fino al castello di Miramare. La visita del vasto parco è piacevole e la vista a picco sugli scogli è splendida. Il Castello infatti è costruito su un promontorio roccioso che si protende sul mare. La visita dell' interno ci permette di vedere le sale con i bellissimi arredi. Ormai siamo verso il tramonto per cui riprendiamo il Bus 36 fino al capolinea in P.zza Oberdan dove saliamo sul Tram-Funicolare che con una ripida salita ci riporta di fronte al campeggio. Sotto di noi brillano le luci della città che si rispecchiano sul mare mentre a sud , in lontananza, si scorge una enorme fiamma proveniente dalla ciminiera della Ferriera. Ormai sono le 21:00 e siamo parecchio stanchi, ceniamo, un pò di lettura e poi a letto, felici della bellissima giornata trascorsa.

Sabato 26/04/03

Anche oggi splende il sole anche se un pò più velato rispetto a ieri, sveglia alle 9:00, andiamo a prendere il tram e arriviamo in p.zza Oberdan, traversata la piazza prendiamo il Bus 15 che ci porta al Museo Ferroviario preso la dismessa stazione Campo Marzio. Le sale gestite da ferrovieri in pensione, raccolgono reperti delle antiche ferrovie, foto d'epoca, targhe e interessanti spiegazioni anche riguado il tram di Opicina e il suo complesso funzionamento. Sugli antistanti binari si possono ammirare splendidi esemplari di locomotive a vapore e diesel nonchè vetture ferroviarie e tramviarie, alcune restaurate e altre no. Usciti dal museo andiamo sul molo f.lli Bandiera dove svetta il faro "la Lanterna". Proprio qui c'è un parcheggio con decine di camper. (Ci risulta che a Trieste c’è anche un area di sosta in via Von Bruck). Ci incamminiamo sulle Rive fino a p.zza Unità e da qui in p.zza Borsa dove ci fermiamo allo storico Caffè Tergesteo nella omonima galleria. Alla richiesta di un cappuccino il cameriere ci chiede se lo vogliamo alla triestina cioè in tazza piccola, simile al nostro "macchiato". Passiamo qualche tempo qui seduti, in comode poltroncine di vimini guardando l' elegante passeggio di fronte ai bei negozi della galleria. Sono ormai le 13:30 e quindi ci incamminiamo nuovamente. Giunti sulle Rive, andiamo fino all' Acquario, ma purtroppo è aperto solo la mattina. Ritoniamo quindi in piazza Unità dove ci sediamo allo storico Caffè degli Specchi per mangiare qualcosa. Seduti ai tavolini esterni ci godiamo lo spettacolo della grande piazza davanti a noi, con l'orologio del palazzo comunale che ormai batte le 15:00. Decidiamo di andare a Muggia, si può scegliere o il battello che parte vicino all' Acquario o il Bus che parte dalla Stazione FS. Per via degli orari prendiamo quest' ultimo, la linea 20 che fa capolinea a Muggia in circa 30 min. Pochi passi e ci addentriamo nelle strette viuzze, arriviamo nella piazzetta centrale con il Duomo e il bel campanile e da qui al vecchio porticciolo dei pescatori. Ritorniamo quindi al capolinea del Bus 20 che ci riporta a Trieste in p.zza Oberdan dove dopo poco saliamo sul Tram di Opicina. Arriviamo al campeggio alle 18:45. Purtroppo domani lasceremo questa splendida città che da qui in alto guardiamo con nostalgia sotto di noi.

Domenica 27/04/03

Ci siamo svegliati con il ticchettio della pioggia sul tetto, ma non ci lamentiamo, abbiamo avuto due bellissime giornate e oggi si torna a casa. Dopo avere saldato il conto del campeggio ( E. 39,90 x 3 gg.) e avere salutato il simpatico gestore, ci dirigiamo verso l' autostrada, imbocchiamo la A4 seguendo la dir. Venezia. Piove a tratti fortissimo tale da consigliare una velocità moderata, verso Padova incomincia a splendere il sole, prendiamo la A13 fino a Bologna dove usciamo a S.Lazzaro, sempre incontrando poco traffico. Alle 13:50 siamo a casa, già pensando di tornare a Trieste per approfondire la conoscenza di questa splendida città.

(contaKm 50.903, totale a/r Km 639 )

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Venerdì 30/05/03

Trieste ci è piacciuta moltissimo quindi decidiamo di ritornarci e approfittiamo quindi di questo piccolo ponte, anche per potere vedere quello che l'altra volta non eravamo riusciti a vedere.

Partiamo da Pianoro non presto, quindi causa il solito traffico arriviamo dopo le 23:00 quando il campeggio è già chiuso. Ci sistemiamo per la notte nello spiazzo subito fuori dal cancello, parecchio inclinati ma comunque dormiamo bene. Alle 7:00 apre il Bar, ma dobbiamo aspettare le 8:00 per l'apertura del cancello e dell’ ufficio. Veniamo accolti molto cordialmente dal gestore che si ricordava perfettamente di noi. La giornata è bellissima, sotto di noi si vede il panorama del golfo e della città. Al Bar del campeggio beviamo un ottimo capuccino, che ci viene preparato dal barista, un simpeticissimo siciliano qui residente da tanti anni e, un signore molto gentile ci vende due biglietti per il tram, visto che alla reception ne erano momentaneamente sprovvisti. Prendiamo il tram e una volta giunti in città, in p.zza Oberdan, camminiamo fino alle Rive per andare a visitare l' Acquario che non eravamo riusciti a vedere l'altra volta. Al piano terreno vi sono le vasche dei pesci, principalmente specie autoctone, una larga sala con dei pinguini, e al piano superiore ci sono dei terrari con rettili e anfibi del carso, nonchè una mostra sul volo, di uccelli e mammiferi, completata da scheletri, animali imbalsamati e numerosi fossili. Passiamo così tutta la mattina e una volta usciti andiamo a mangiare una pizza alla vicina Pizzeria Vulcania, ottma e economica. Dopo pranzo ci riposiamo sul molo, poi camminiamo per il centro, per negozi e poi riprendiamo il tram fino al campeggio dove giungiamo verso l' ora di cena.

Domenica 01/06/03

Questa mattina piove, quindi ce la prendiamo con comodo attendendo che smetta. Saliamo sul tram e siamo in P.zza Oberdan verso le 11:00, da qui prendiamo il Bus 36 fino al capolinea di Grignano. Scendiamo su un bel porticciolo turistico, ma la nostra meta è la mostra "Genoma" presso il laboratorio scientifico che si trova proprio qui a pochi passi. All' interno vi sono numerosi esperimenti ai quali partecipare, nonchè un piccolo planetario dove un astronomo ci spiega le costellazioni, il moto celeste e altre cose interessanti. Usciti ci fermiamo in un bar sul porticciolo dove mangiamo ottimi panini. Facciamo un giro lungo il molo e poi riprendiamo il bus 36 e quindi il tram fino al campeggio. Qui, sui 300m. la temperatura è un pò più fresca mentre in città oggi è stato veramente umido e afoso, anche a seguito della pioggerella della prima mattinata.

Lunedì 02/06/03

Anche oggi è coperto ma non piove, decidiamo quindi di fare una passeggiata lungo la "via Napoleonica", un sentiero che parte proprio da qui, sotto l' obelisco e che per circa 5 Km percorre il crinale in direzione NW con vista a mare. Il primo chilometro è tra la vegetazione fitta, poi si dirada e sotto di noi si apre uno splendido panorama sul golfo e la città, che si estende a SE fino alla costa Istriana e a NE fino al castello di Miramare e oltre. Purtroppo oggi c'è un pò di foschia e così la portata ottica è limitata. Il sentiero è largo, battuto e in lieve discesa, procediamo veloci fino quasi a Prosecco, dove si trova una parete rocciosa utilizzata come palestra da alcuni scalatori. Ci sediamo a vedere le loro evoluzioni e intanto una leggera pioggerellina ci rinfresca. Incominciamo il ritorno e smette di piovere. La strada è in lieve salita ma agevole e una leggera brezza mitiga il caldo. Raggiungiamo il campeggio in breve e dopo pranzo passiamo una piacevole oretta al bar in compagnia di alcuni simpatici campeggiatori Triestini che qui hanno la roulotte come seconda casa. Decidiamo di passare il pomeriggio di riposo in campeggio per poi andare in città più tardi e passarvi la serata. Dopo cena scendiamo in città con il bus 4 in quanto il tram ha finito il suo orario. Scendiamo sempre in p.zza Oberdan e da qui andiamo in p.zza Unità d' Italia, splendidamente illuminata e di grande suggestione. Ci sediamo al Caffe degli Specchi, nei tavolini che si affacciano sulla piazza e ci godiamo il fresco e la splendida serata. Più tardi andiamo nella vicina piazza Borsa dove riprendiamo il Bus 4 fino al campeggio.

Martedì 03/06/03

Anche se oggi sarebbe lavorativo abbiamo aggiunto un giorno in più al ponte per goderci fino in fondo la città. Oggi è una splendida giornata di sole, peccato che sia anche il giorno del ritorno, prendiamo il solito tram, un ultimo girettino per la città e una immancabile sosta al Caffè San Marco, dove la signora alla cassa, che scopriamo essere anche lei camperista, ci illustra dei bellissimi libri di antiche foto di come era la città una volta. Verso l’ ora di pranzo torniamo al campeggio. Attorno alle 15:00, dopo un buon caffè preparato dal simpatico barista, lasciamo il campeggio per tornare a casa. Il traffico è sostenuto ma scorrevole, verso le 17:50 siamo in prossimità di Ferrara e dopo poco a Bologna, felici di avere trascorso questi giorni nella splendida Trieste.

Buon viaggio,

Tommaso IZ4DJI

 

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